Introduzione alla Computational Science

Trovandoci all’interno sia di facolta’ scientifiche che di un hacklab, per noi e’ stato impossibile non confrontare la nostra idea di programmazione con il modo in cui ci si approccia per la prima volta alla programmazione scientifica all’interno di un corso di laurea.

Abbiamo quindi deciso di fare una serie di incontri a partire da settembre, piu’ un incontro introduttivo il 17 luglio (come descritto nella locandina) per discutere di computational science, che e’ sempre piu’ fondamentale all’interno della scienza. Assieme a noi, parteciperanno vari professori, dottorandi e associazioni studentesche, quali il Linux User Group della Sapienza. Vi aspettiamo numerosi in Aula Picone alla Sapienza!

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L’evento del 17 sara’ solo un trampolino di lancio per il ciclo di lezioni a partire da settembre. Lo scopo e’ quello di dare agli studenti, particolarmente delle facolta’ scientifiche, degli strumenti che gli possano essere utili all’interno del mondo della ricerca. Infatti troppo spesso i corsi di programmazione, in particolare per matematica e fisica, sono totalmente distaccati da cio’ che puo’ essere utile in un amiente di ricerca, lavorativo, o anche solo durante gli studi stessi. Le lezioni daranno quindi una panoramica su vari linguaggi di programmazione utili per il calcolo scientifico (quali C, python, fortran, MATLAB ecc), sulla visualizzazione dati, sul calcolo parallelo e ad alte prestazioni e molto altro ancora.

Assieme a noi collaboreranno vari professori, dottorandi, e associazioni come LINK Sapienza, il Linux User Group Sapienza, gli ambasciatori MATLAB presso la Sapienza e molti altri. Il tutto per fornire gli strumenti che ogni giorno servono sempre di piu’ nel mondo della ricerca.

A breve sara’ disponibile il programma completo di tutti gli eventi. Vi aspettiamo il 17 luglio e a settembre!

Foto ed audio/video, estrarre le coordinate geografiche (e non solo)

Come molti dispositivi oggi, anche una foto può contenere al suo interno dei dati aggiuntivi, come per esempio le coordinate geografiche del punto in cui è stata scattata e/o il tipo di fotocamera utilizzato, ma non solo.

Utilizzando il software “ExifTool” (realizzato da Phil Harvey) è possibile estrarre questi dati in maniera davvero facile e veloce.

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Le vere “frane” siamo noi

Cos’è la tecnologia? La domanda delle domande, una cosa che è quasi la definizione di “uomo” per certi versi, la sua espressione in molti casi. Oggi ha un sinonimo di “elettronico” o di “futuribile”. Perchè ne parlo se l’articolo tratta di frane? Sembra una cosa scorrelata, ma non lo è, come capirete meglio alla fine con il video di un TEDx del CNR di non molto tempo fa sull’argomento. Nel mentre vi do il punto di vista del perchè tecnologia e frane sono in correlazione secondo noi, o meglio perchè non lo sono abbastanza.
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Banca dei semi

Benvenuti all’ultimo disaster movie, a breve su un pianeta prossimo a voi.

Ma siamo sicuramente in tempi sempre piu’ bui di quelli rappresentati sul grande schermo ed a differenza di come succede nella maggior parte dei suddetti sottoprodotti di celluloide o nelle serie tv (vedi anche la nostra rubrica a tema) non sembrano esserci scappatoie, almeno non in vista. Se non per noi, sicuramente non c’e’ piu’ via di fuga per il nostro pianeta.

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SWATTING, ovvero quanto può essere reale un videogame

La SWAT (Special Weapon and Tactics), ovvero le forze speciali della polizia americana, spesso ex militari in congedo dopo molte missioni e che cercano un impiego, gente abituata ai teatri di guerra, all’adrenalina, solitamente scelti fra i soldati che erano in una delle quattro forze speciali usa: Delta Force, Berretti verdi, Ranger e Navy Seal. Il meglio del meglio fra gli assassini legalizzati, il punitore in carne ed ossa.

Veniamo quindi ora allo SWATTING citato nel titolo dell’articolo.
In pratica si tratta di un “gioco nel gioco” in cui, se durante una partita online tu perdi o stai perdendo, mandi le vere teste di cuoio a casa dell’avversario di turno. Oggi è molto popolare fra i giocatori seriali di COD (Call of Duty, ndr) et affini. Siccome la swat interviene praticamente solo li ove vi siano situazioni ad alto rischio, tipo ostaggi e terrorismo, il vostro avversario che vi vuole intimidire/spaventare nella realtà, deve fare un minimo di recita al telefono. Ad esempio dicendo che al vostro indirizzo voi tenete degli ostaggi o che avete ucciso delle persone e siete pesantemente armati. Continue reading

Hedy Lamarr e le basi del WiFi, del Bluetooth e del GPS

In una lista di donne che hanno influito sull’informatica, non poteva certamente mancare. Se e’ uno stereotipo che le donne sono piu’ in grado di fare multitasking, in questo caso sembrerebbe uno stereotipo piu’ che veritiero.

Infatti Hedy Lamarr, non contenta di essere diventata una diva del cinema internazionale, penso’ bene di sviluppare una tecnologia per guidare i siluri durante la Seconda Guerra Mondiale. Anche se questa tecnologia non venne utilizzata durante la guerra, pose le basi per l’invenzione del GPS, del Bluetooth e del WiFi. Continue reading

Ada Lovelace

La programmazione, come molti altri ambiti del mondo scientifico, e’ sempre stato considerato ‘un gioco da ragazzi’. Nei vari media che trattano l’argomento, la figura del programmatore e’ inevitabilmente maschile; fa poca differenza che si materializzi nel nerd sfigato che a trentacinque anni vive nello scantinato dei genitori mangiando solo patatine o che sia un giovane enfant prodige (a volte neanche troppo lontano dai canoni di bellezza standard) che magicamente ottiene tutto cio’ che vuole nel giro di pochi secondi apponendo le mani alla tastiera, neanche fosse un theremin.

Eppure, le cose non sono andate ne’ stanno proprio cosi’.

Esattamente come avviene per i generi letterari e non di fantasy e sci-fi, questo tipo di ruoli sono stati rivendicati come prettamente maschili (ed esclusivamente maschili) in modo marcato abbastanza recentemente.

Infatti, come avvenne per il sci-fi, anche la programmazione e’ stata inventata da una donna.

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WIP (Women In Programming)

WIP – come la sigla per Work In Progress in inglese, anche le donne nella programmazione (Women In Programming) sono, sicuramente per il riconoscimento dei loro meriti, in fase di sviluppo.

Innanzittutto perche’ l’informatica, come tantissimi altri campi (particolarmente scientifici), viene considerata un dominio tradizionalmente maschile. Ed effettivamente la maggioranza di coloro che studiano o lavorano in questi campi sono uomini. Ma non e’ sempre cosi’, e soprattutto il lavoro delle loro colleghe donne viene troppo spesso sminuito – anche quando hanno dato contributi fondamentali al loro ambito di ricerca o sviluppo.

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