Mobile Suit Gundam Tunderbolt

Oggi parliamo di un altro Anime di fantascienza e guerra, che la critica e ragiona su essa: Mobile Suit Gundam Tunderbolt

Trama:

Anno UC 0080 , che per i meno avvezzi alle date in stile Gundam, “UC” sta per “universal century“. Luogo, il settore “Thunderbolt”, da cui il nome della serie,. Una zona spaziale costantemente attraversata da enormi scariche elettriche che illuminano le macerie rimanenti della colonia di Side 4, Mua. Qui è facile avanzare di grado: basta sopravvivere abbastanza a lungo alla carneficina infinita perché l’avanzamento sia assicurato.
Questa volta, però, viene dato ampio spazio alla squadra degli assalitori, del principato di Zeon. Non più un branco di “cattivi senz’anima”( in gundam lo sono tutti e nessuno, ndr), ma normalissime persone stressate dal peso di una guerra straziante, che ha portato via loro, oltre a una buona parte di arti( non per nulla la squadra è la “living dead”), anche la speranza di una vita pacifica. Questi vengono sfruttati dal principato per la sperimentazione del nuovo Psycho Zaku, che solo un menomato senza più arti naturali può guidare, perché, se non lo sapete, le gioie in Gundam sono poche se non zero, si parla di guerra…

L’uomo scelto per questo sacrificio è lo psionico (newtype) Daryl Lorenz, una sorta di Kamille Bidam (protagonista famoso nella serie di Gundam Z per i suoi poteri) di Zeon, quindi un uomo dotato di poteri mentali che gli permettono di comunicare e muovere la macchina in maniera più fluida e veloce, disposto a sacrificare tutti gli arti rimanenti pur di eliminare l’avversario della Federazione, Io Fleming, a cui viene affidato il Gundam sperimentale di turno, che subito fa strage tra i nemici, li dove la differenza anche minima di mobilità significa tutto, avere il mezzo più veloce ed al contempo più potente ti fa assurgere ad una sorta di “deus ex machina”. Diversamente da come si potrebbe immaginare, abbiamo un ribaltamento di ruoli: i piloti della federazione, solitamente protagonisti principali in un ruolo da eroi/antieroi fallaci ed immaturi nei personaggi e nelle idee, diventano coprotagonisti corali, tagliate alla perfezione nel loro decadentismo da superpotenza figlia di corporazioni (una delle grandi ricorrenze di tutte le fantascienze ucronistiche). Qui Io Fleming, si dimostra, almeno apparentemente, uno spietato assassino che gode nello sterminare gli avversari dato che egli altro non e’ se non un frutto della guerra, della sua visione labile della vita data da essa.
Mentre fa di Daryl Lorenz un combattente votato alla causa, un soldato che vuole vendicare i suoi commilitoni, dove l’apparire così “buono” , un agnello sacrificale in tutto e per tutto, è palesemente uno specchietto per le allodole riprodotto in maniera magistrale. Lui è un pupazzo vero e proprio. Non solo per gli arti mancanti, ma perchè a differenza di Io Flaming, che è diventato un asso della federazione nella più pura idea di “top gun” il mascio bianco “ariano”, Daryl è si intelligente forte, ma è un soldato da manuale, quel commilitone buono che stona mentre uccide senza problemi gli avversari, volendo oslo tornare a casa, eppure lo vediamo li in quel contesto di carneficina. E sempre da buon film di guerra americano, lo vediamo voler vendicare i compagni. Ed ecco che il fumo si dirada, questa voglia di difendere altri coscritti e/o volontari , ma tutti soldati consapevoli e tutt’altro che innocenti, è la sua macchia , quella che ci rivela l’inganno dell’uomo, ovvero: se uccidinon sei migliore.
Grazie a questa scelta narrativa viene aperta una piccola parentesi sulle abitudini del popolo di Zeon che ricordano molto quelle della Germania nazista/URSS Stalinista/Etc…quindi uno stato militarista che vuole il controllo dello spazio e la sconfitta della Federazione(che buona non e’ lo sottolineiamo ancora una volta, le persone o i personaggi sono buoni, qui come nella vita, non puo’ esserlo una federazione terrestre, volente o nolente , ne degli indipendentisti militaristi, ndr)
Questo clima fa da contrasto ai sentimenti dei protagonisti principali, la squadra d’assalto di Zeon, che all’inizio si comportano come un gruppo di amici braccati da una potente macchina da guerra, il Gundam. Nella pellicola non mancano valanghe di riferimenti alla saga: ritroviamo RGC-90 GM Cannon, o i RGM-79 GM (in questo caso dotati di due scudi aggiuntivi), a loro volta pilotati da un esercito di giovani piloti ragazzini perfetti come carne da macello (dopotutto un must della serie Gundam è da sempre far morire minorenni a profusione…ne puoi sfornare altri facilmente), astronavi e ovviamente spade laser che tranciano in due robottoni nello spazio.
Vent’anni fa Gundam ha fatto breccia nei nostri cuori di ragazzini, perché in qualche modo ci trattava da adulti; a differenza di molti altri cartoni animati, le tematiche erano diverse e, anche se ai tempi non capivamo il vero motivo, quando lo guardavamo ci sembrava che fosse qualcosa non proprio adatta a dei ragazzini. Non che non ci piacesse, anzi, ma era qualcosa di mostruosamente diverso rispetto al resto, qualcosa che ci lasciava allibiti, come qualcosa di sfuggito al controllo degli adulti che potevamo vedere in segreto prima che scoprissero il misfatto. Gundam era la prima serie animata in cui si usciva dallo schema “supereroe uccide il mostrone e la Terra è salva”. In Gundam assistevamo a una storia che si evolveva con personaggi che morivano e soffrivano, in pratica che evolevano durante il corso della storia, una cosa che negli anni Ottanta non si vedeva nei cartoni made in USA. Gundam già ai tempi usava una narrativa moderna, comune alle serie TV più famose di oggi. Inutile dirvi che le aspettative per questo nuovo lungometraggio animato dell’universo di Gundam erano altissime; tuttavia, sono state più che raggiunte, thunderbolt e’ un prodotto maturo, sotto ogni aspetto l’animazione è di altissimo livello, fluida e minuziosamente dettagliata, non deluderà gli appassionati della serie e stupirà chi non l’ha mai seguita; ogni tanto ricorda le tavole di Berserk come stile di disegno. In definitiva questo lungometraggio dell’universo di Gundam è totalmente riuscito in tutto, colonna sonora inclusa. Infatti le battaglie si svolgono spesso a suon di jazz, la musica scelta dal pilota Io Fleming.

Astrea & Zero